TESSITURA

 

Macchine ed attrezzature presenti

 


 

 

Lo scopo della tessitura tradizionale è quello di ottenere dei tessuti caratterizzati da due elementi: ordito (fili longitudinali) e trama (fili orizzontali) incrociati tra loro a formare un disegno predefinito.

In questa fase, il subbio con i fili di ordito (già incorsato all’interno di licci e pettini) viene caricato a telaio attraverso gli appositi carrelli. In alternativa, viene caricato il subbio ed i fili vengono annodati a quelli già incorsati e facenti parte della partita precedente. Vengono inoltre caricate le cantre con i fili che dovranno diventare la trama della futura pezza.

Al termine delle operazioni di preparazione alla lavorazione, il telaio verrà avviato ed esso inizierà a formare il tessuto a partire dai fili di trama e di ordito. Gli operatori in questo caso avranno il compito di pattugliare la lavorazione al fine di individuare eventuali rotture nei fili. Al termine della lavorazione, il tessuto verrà scaricato dal telaio e temporaneamente stoccato in attesa del controllo qualità

 

 

ATTREZZATURE ED IMPIANTI UTILIZZATI

 

1 - Telaio

 

 

Il telaio, fondamentalmente, funziona con un principio molto semplice, che può essere così schematizzato:

-        Apertura del passo (i fili di ordito pari e quelli dispari vengono aperti a formare una sorta di passaggio, detto “passo”)

-        Inserzione della trama attraverso il passo (mediante navetta o pinza)

-        Battuta della trama inserita contro il tessuto già formato (la trama all’interno del passo viene spinta verso il tessuto già formato)

-        Svolgimento dell’ordito (mediante la rotazione del subbio)

-        Avvolgimento del tessuto (mediante la rotazione del subbiello su cui è avvolto lo stesso)

Il telaio è costituito dalle parti descritte di seguito:

-        Subbio dell’ordito: è formato da un cilindro portante e da due piatti laterali che impediscono la caduta delle spire del filato di ordito dalle estremità

-        Rullo portafili: serve a disporre l’ordito sul piano orizzontale di lavoro, mentre le lamelle del guardia ordito, attraverso le quali passano i fili di ordito, fanno arrestare il telaio quando si verificano rotture di fili o i fili sono troppo poco tesi

-        Licci: Impartiscono ai fili il movimento di alzata e di abbassata ogni volta che viene inserita una trama e sono costituiti da maglie montate su telaietti. In ciascuna maglia passa un filo in modo che quando il liccio si alza si alzano tutti i fili che passano nelle sue maglie. Poiché per ottenere un intreccio è necessario che, di tutti i fili dell’ordito, una parte si alzi e un’altra si abbassi al passaggio di ogni trama, è evidente che, nel caso più semplice, per ottenere un intreccio molto elementare in un telaio sono sufficienti due licci, in modo che, quando uno si alza l’altro si abbassi e viceversa (armatura “tela”). L’angolo creato dalla serie di fili alzati con quello di fili abbassati costituisce la “bocca di ordito o passo”, che ha un’altezza tale da consentire il passaggio della trama trasportata da navette, pinze, proiettili e, per certi tipi di tessuti da getti di aria o d’acqua, che aumentano la capacità produttiva del telaio.

-        Pettine: è formato da un gran numero di lamelle di acciaio, saldate ad un telaietto metallico, che costituiscono una serie di denti attraverso i quali vengono fatti passare uno o più fili di ordito. Il pettine ha lo scopo di mantenere i fili paralleli e dare, fra il primo e l’ultimo filo, l’altezza in pettine del tessuto a telaio. Il pettine è fissato sulla cassa battente

-        Cassa battente: Rispetto al tessuto in formazione ha un movimento di avanzata e retrocessione e porta un piano sul quale si appoggiano i fili in abbassata sopra cui scorre il sistema di inserzione della trama. La cassa battente serve inoltre ad accostare le trame inserite alla parte di tessuto già formato.

-        Subbio del tessuto (subbiello): è il supporto sul quale viene avvolto il tessuto, dopo essere passato su un cilindro rugoso per impedirne lo slittamento. Il subbio ruota ad una velocità proporzionata alla quantità di ordito che si svolge automaticamente dal suo subbio.

-        Tempiali: sono due, uno per cimossa, posti davanti al telaio. Tengono il tessuto in formazione sempre nella giusta tensione nel senso orizzontale (delle trame).

-        Quadro elettronico: Permette di programmare tutti i parametri di funzionamento del telaio (numero delle trame da inserire a centimetro, movimento dei licci; partenza dei colori di trama, ecc.)

-        Cantra: Rastrelliera dove sono sistemate le rocche di filato per l’alimentazione delle trame. La cantra è corredata da un regolatore di trame necessario per avere l’inserimento delle stesse con una tensione uniforme.

 

 

2 – Telaio Jaquard

 

 

            La differenza fondamentale tra un telaio jaquard ed uno di tipo tradizionale sta nel fatto che nel primo ogni filo di ordito viene sollevato in modo indipendente (a differenza del secondo tipo di telai, in cui i quadri aprono contemporaneamente il passo di tutti i fili). Per ottenere questo tipo di effetto un calcolatore deve necessariamente essere collegato alla macchina e comandare in maniera sincrona tutte le licciate presenti, mediante appositi tiranti.

Questo tipo di telaio viene sempre mantenuto incorsato, in quanto, vista la sua particolarità, sarebbe necessario effettuare una incorsatura manuale di ogni singolo filo.

 

 

3 – Macchine per l’annodatura

 

 

Nelle produzioni di articoli di massa, verosimilmente il nuovo subbio di ordito da caricare sarà identico a quello in esaurimento. Di conseguenza, se ogni capo del nuovo subbio sarà annodato al suo corrispondente del vecchio subbio , l’incorsatura potrà essere omessa. L’operazione di annodatura viene solitamente eseguita mediante un apposito macchinario (di piccole dimensioni), che viene posizionato in corrispondenza dei fili da annodare. Lo stesso attraverserà, scorrendo su appositi binari, il fronte trasversale della macchina, annodando automaticamente i fili di ordito. L’operatore dovrà, dopo aver posizionato i supporti della macchina ed avervi poggiato la stessa, semplicemente seguire il buon andamento dell’operazione.

 

 

4 – Carrelli manuali per il trasporto di subbi e quadri

 

      

 

I carrelli che vengono utilizzati per la movimentazione dei subbi e dei quadri (detti anche “licciate”) sono solitamente dotati di sistemi che permettono il sollevamento dei loro supporti in modo da permettere la presa degli elementi interessati. Il sistema di sollevamento di questi supporti può essere idraulico oppure mediante viti senza fine.

 


 

5 - Carrelli elettrici per il trasporto di subbi e quadri

 

 

Nelle aziende più moderne, questo tipo di carrelli sta sostituendo la sua controparte manuale. Gli stessi funzionano in maniera del tutto analoga a dei veri e propri transpallet elettrici: il sistema di comando dei supporti di trasporto dei subbi e delle licciate è posto in corrispondenza della barra di guida e la loro propulsione è ottenuta mediante batterie ricaricabili a bassissima tensione.

 

 

5 – Dispositivi ad aria compressa

 

I dispositivi ad aria compressa (soprattutto dispositivi soffianti, ma anche aspiranti) vengono utilizzati per effettuare la pulizia dei macchinari e delle attrezzature presenti in reparto

 

 

6 – Utensili vari

 

Le operazioni di preparazione del telaio e di manutenzione ordinaria dello stesso richiedono l’utilizzo di utensili per il loro svolgimento.